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IL PATRONATO ACLI IN OLANDA

Le ACLI fin dai primi anni della loro nascita sono emigrate insieme ai lavoratori italiani nei vari paesi di destinazione.
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SPID ALL’ESTERO: IL SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITÁ DIGITALE

Il Sistema pubblico di identità digitale (SPID) e la Carta d’Identità Elettronica (CIE) sono gli strumenti di identificazione per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

Il Decreto Legge “semplificazione e innovazione digitale” ha modificato il Codice dell’Amministrazione Digitale ed aveva fissato al 28 febbraio 2021 il termine entro cui le Pubbliche Amministrazioni avrebbero dovuto integrare nei propri sistemi informativi SPID e CIE come unici sistemi di autenticazione rilasciati, uniformando il processo di identificazione dei cittadini per l’accesso ai servizi pubblici in rete.

Con la conversione in Legge del Decreto Legge “Milleproroghe”, questo termine, già prorogato per gli uffici all’estero al 30 settembre 2021, è stato esteso per ulteriori 15 mesi fino al 31 dicembre 2022.

Coloro che sono già in possesso di credenziali proprie, potranno continuare ad utilizzarle fino al 31 marzo 2023.

Pertanto, fino al 31 dicembre 2022, i cittadini italiani all’estero potranno accedere ai servizi consolari in rete senza utilizzare lo SPID o la CIE.

Ad esempio, il sito Fast-It potrà essere utilizzato per trasmettere le richieste di iscrizione in A.I.R.E. e per fruire delle altre funzionalità abilitate, secondo le consuete modalità.

Si evidenzia come attualmente lo SPID, per molti connazionali all’estero, risulta essere uno strumento ancora poco diffuso; a fronte delle normative prima citate, la sua acquisizione è fortemente raccomandata il prima possibile.

A tal fine, si illustrano di seguito i principali passaggi per effettuarne la richiesta.

Per ottenere lo SPID bisogna essere maggiorenni e bisogna disporre di:

  • un documento di riconoscimento italiano (carta di identità, passaporto, patente) in corso di validità;
  • tessera sanitaria o tesserino del codice fiscale (in mancanza di codice fiscale, per chi risiede all’estero è possibile farne richiesta all’ufficio consolare);
  • indirizzo e-mail e un numero di cellulare ad uso personale.

Alla pagina web https://www.spid.gov.it/richiedi-spid è possibile consultare una tabella in cui sono elencati i nove gestori di identità abilitati o Identity provider tra cui è possibile scegliere (Aruba, InfoCert, Intesa, Lepida, Namirial, Poste, Sielte, SPID Italia Register e Tim); questi propongono diverse tipologie di attivazione, differenti modalità di riconoscimento e tre diversi livelli di sicurezza.

In particolare, i livelli di sicurezza variano a seconda del servizio a cui si sta accedendo:

  • Livello 1: si accede tramite le sole credenziali SPID dell’utente;
  • Livello 2: si accede tramite le credenziali dell’utente e l’utilizzo contemporaneo di un codice OTP o di un’app;
  • Livello 3: contemporaneamente alle modalità precedenti si utilizzano ulteriori soluzioni o dispositivi di sicurezza erogati dal gestore dell’identità, come per esempio una smart-card.

I cittadini italiani residenti all’estero potranno affidarsi ai gestori contrassegnati da un apposito simbolo che contraddistinguono le aree geografiche servite .

Dopo aver individuato il gestore, è necessario registrarsi sul sito del Provider inserendo i dati anagrafici, creando le credenziali SPID ed effettuando il riconoscimento per poter completare la procedura. Le principali modalità di riconoscimento offerte sono:

  • di persona, presso gli uffici dei gestori di identità digitale;
  • via webcam;
  • con Carta d’Identità Elettronica, passaporto elettronico, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure con firma digitale.

I tempi di rilascio dell’identità digitale dipendono dai singoli Identity Provider.